Il gusto all'insegna della salute

Al giorno d'oggi, accanto al fenomeno della globalizzazione e all'uscita sul mercato dei cibi transgenici, sembra che ci sia sempre più il desiderio di rispolverare le ricette della nonna, di recuperare i gusti genuini, di riscoprire un modo di mangiare equilibrato e salutare. Molti i corsi di "educazione alimentare" proposti dagli "addetti ai lavori". In particolare ne vorrei segnalare due, quasi agli sgoccioli ormai, ma la possibilità di partecipare c'è ancora.

Fino al 30 giugno, alcuni ristoranti di Fiè allo Sciliar, in provincia di Bolzano, organizzano le Settimane della cucina naturale. L’appuntamento si rinnova da 17 anni e l'attenzione viene posta su una cucina naturale, proposta in mille gustosissime varianti con l'intento di coniugare leggerezza, freschezza e sapore con la fantasia e l'eleganza delle presentazioni nel piatto.

«Alimentazione sana e naturale»: è questa l'idea-guida che conferisce alla manifestazione di Fiè allo Sciliar la sua peculiarità e la rende una delle kermesse più seguite durante l'estate. La riscoperta dell'assoluta genuinità nel piatto e dei modi di esaltarla. Non solo l'orto e i campi danno il meglio della loro produzione: all'irresistibile richiamo sensoriale delle primizie risponde l'abilità e la saggezza compositiva dei cuochi dello Sciliar che si fanno araldi della nutrizione moderna: elevata qualità, freschezza, variabilità, leggerezza, pur senza tradire i canoni della grande tradizione. Persino i più radicali fautori della dieta salutistica dovranno arrendersi davanti alle irrinunciabili promesse di Fiè. Le creazioni proposte dai ristoranti, che da tempo dedicano alla cucina naturale uno spazio fisso nei loro menu, sono figlie della difficile arte dei fornelli: l'impiego dei prodotti naturali del territorio, dalle carni agli ortaggi, all'orzo e al farro per le paste, condite o ripiene, dal riso e dai derivati del latte al salmerino di torrente, alla trota di montagna, dai frutti di bosco alle albicocche, dall’aglio ursino ai germogli freschi, anima veri e propri capolavori che le posate disfano a malincuore, in favore del palato. "Cucina naturale" di Fiè allo Sciliar celebra così il matrimonio ideale tra gusto e cultura.

Fino al 26 giugno, invece, nel giardino botanico Gavinell di Salsomaggiore Terme, Parma, ogni sabato si impara a nutrirsi in modo corretto e a preparare gustosi piatti con erbe e fiori.
Raccogliendo la preziosa eredità del nonno, 18 anni fa Paolo Prampolini crea un'oasi di dodici ettari che, nel tempo, è diventata una piccola Provenza italiana: vi si coltivano oltre 450 specie di piante officinali ed aromatiche, alcune delle quali molto rare e autoctone, suddivise per famiglie e proprietà curative. Tra timo, valeriana, menta, salvia russa, gelsomino ed altea spicca, per bellezza ed importanza, una varietà di lavanda bianca che si può ammirare solo qui. Sono anche le materie prime nelle lezioni di gastronomia.

Si inizia con una parte teorica, curata da un esperto della materia, per poi passare nella grande cucina, dove gli alunni possono mettere in pratica quello che imparano. Gli argomenti toccati vanno dai menu a base di fiori e di foglie ai dolci sani, dalla cucina ayurvedica e macrobiotica ai piatti freschi e leggeri per l'estate. Ciascuna giornata si concluderà con un seminario di approfondimento su un tema specifico, per scoprire che un'alimentazione corretta non vuol dire rinunciare al sapore.

Dopo il corso, si consiglia di esplorare la piccola oasi emiliana: un paradiso terrestre che comprende un'erboristeria di 300 metri quadrati, la serra per la vendita delle piante, un'area espositiva con attrezzi e alambicchi e, naturalmente, il giardino. Da non perdere, l'Hortus Conclusus, fedele ricostruzione storica di un angolo di giardino medievale, luogo di meditazione e di cura, e l'anfiteatro verde dove spicca un possente ulivo secolare. La zona, infatti, già nell'antichità ritenuta adatta a questa coltivazione, produce oggi un olio pregiato.
Gavinell collabora anche con la Facoltà di Agraria di Parma e con il CNR di Firenze per un progetto legato agli ulivi resistenti al freddo e con la Facoltà di Farmacia per la produzione di cosmetici.

Il prezzo di ogni lezione è di 15 €, quello del pranzo nel giardino, 20 €.

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